Plantari

  1. Controllo del dolore
    Spesso si trascura il benessere dei piedi. Tuttavia movimenti scorretti e carichi esagerati possono danneggiare i piedi e causare sintomi dolorosi, capaci di alterare la qualità della vita. In questi casi il dolore è acuto e fastidioso ed è impossibile ignorarlo.  Il medico specialista in podiatria può aiutare a tenere sotto controllo tali sintomi  prescrivendo delle ortesi, plantari fatti su misura da inserire nelle scarpe.

    Quando il piede duole
    Non si fa molta strada senza l’aiuto dei piedi. Quando duole camminare o anche solo stare in piedi, la qualità della vita ne soffre. Edema, cambiamenti dell’aspetto del piede, dolori acuti nella postura in piedi, un fastidio incessante – sono solo alcuni dei sintomi causati dalle patologie del piede. Le cause dei sintomi possono risiedere nei movimenti del piede o nella struttura degli arti inferiori. Oppure in una patologia che ha degli effetti collaterali, come ad es. il diabete, che mette i piedi a rischio di dolori, infezioni o altri problemi di salute.

I plantari. Un ausilio utile
Come le lenti a contatto migliorano la vista, così i plantari migliorano la mobilità del piede. I plantari fatti su misura possono ridurre i sintomi a carico del piede poichè lo proteggono da movimenti scorretti. Possono anche contribuire a compensare problemi a livello dell’anca o del ginocchio, che causano a loro volta movimenti scorretti del piede. E inoltre fungono da protezione delle zone sensibili del piede dal logoramento connesso all’uso quotidiano. Anche se l’intervento chirurgico fosse il trattamento migliore dei problemi da cui il piede è afflitto, i plantari possono rinviare la decisione d’intervenire e aiutare in seguito a mantenere la correzione chirurgica.

2. Struttura del piede
I piedi fanno un duro lavoro. Sostengono il peso corporeo, assorbono il contraccolpo dell’appoggio al suolo nelle fasi del cammino e si adattano alle differenti superfici su cui si cammina o corre. Ogni piede è composto da 26 ossa, 33 articolazioni e molti tipi di tessuto molle, tra cui i muscoli, i tendini ed i legamenti.
Le ossa determinano la struttura del piede.
La struttura ossea dell’arco plantare aiuta il piede a sostenere il peso corporeo ed a proteggere il corpo da movimenti bruschi. Le articolazioni consentono al piede e alle dita di muoversi sui diversi piani dello spazio. 

LEGENDA
T tibia  P perone  A astragalo Ca calcagno S scafoide Cu cuboide C1 C2 C3 primo secondo e terzo cuneiforme  M1 M2 M3 M4 M5 primo secondo terzo quarto e quinto metatarso  F falangi (prossimali, medie, distali)

I muscoli si inseriscono sulle ossa del piede con i tendini. Quando i muscoli delle gambe e del piede si contraggono, le ossa del piede si muovono grazie alle articolazioni. I legamenti connettono tra loro le ossa che fanno parte di un’articolazione.

  1. I movimenti del piede
    Durante il cammino il tallone oscilla dolcemente dall’interno all’esterno, come il pendolo di un orologio. Quando il piede arriva al suolo, il contatto mette fine all’oscillazione e l’arco plantare inizia ad appiattirsi. Questo appiattimento è chiamato pronazione. Il movimento opposto, la supinazione, avviene quando il tallone lascia il suolo ed il piede forma nuovamente l’arco plantare.

Quando il tallone tocca il suolo, il tessuto molle connesso alle ossa ed alle articolazioni si rilassa. A questo punto il piede è in grado di appiattirsi, di adattarsi alle asperità del terreno e di assorbire l’urto che proviene dal contatto con il suolo.
Durante l’appoggio monopodalico, il tallone si trova al centro del movimento pendolare. In questa posizione il tallone si trova al di sotto dell’astragalo, mentre avampiede e retropiede sono allineati. In questa fase del passo il piede sostiene tutto il peso del corpo.
Quando il tallone si solleva dal suolo, il tessuto molle connesso alle ossa ed alle articolazioni è in tensione. Il piede torna a formare l’arco plantare. Questo permette alle dita, e in particolare all’alluce, di spostare energicamente la massa corporea in avanti.

  1. Perché è utile portare i plantari
    Se il tallone oscilla troppo durante il cammino, il piede può trovarsi in iperpronazione oppure appiattirsi troppo. Questo tipo di movimenti scorretti sforza e indebolisce alcune strutture del piede. Col passare del tempo il piede può sviluppare dei sintomi che vanno dal cambiamento della struttura ossea al dolore durante il cammino. Se si instaura una patologia che mette a rischio il piede, potrebbe essere necessario proteggere le zone più sensibili del piede.

    Cambiamenti ossei e del tessuto molle
    I cambiamenti nella forma del piede possono essere causati o aggravati dall’iperpronazione. Anche alcuni modelli di scarpe come quelli dai tacchi alti, oppure attività sportive impegnative come la corsa possono sforzare ossa e tessuti molli. Irritazioni di questo genere possono accelerare i cambiamenti o aumentare il dolore.
    Alluce valgo: l’articolazione del 1° dito si sposta dalla sua posizione, mettendo in evidenza una sporgenza ossea chiamata anche cipolla.
    Piede piatto: l’arco plantare è instabile o debole, per questo il piede si appiattisce.
    Fascite plantare: la fascia plantare che corre lungo tutta la base del piede s’infiamma.
    Callo: la pelle si ispessisce nel punto in cui un osso preme contro la superficie inferiore del piede.

Variazioni nella struttura del corpo
Il piede può andare in iperpronazione a causa di un problema delle anche o degli arti inferiori. Un eccessivo appiattimento dell’arco plantare può essere il modo in cui il suo corpo compensa una malformazione a carico degli arti inferiori. Talvolta questo tipo di patologie sviluppa una sintomatologia dolorosa nelle anche e nelle ginocchia oltre che nei piedi.
Rotazione interna o eterna delle dita: gli arti inferiori, le ginocchia o i piedi di un bambino si possono sviluppare in un modo tale che obbliga il piede a ruotare all’interno o all’esterno.
Problemi articolari: presenza di una eccessiva o ridotta mobilità a carico delle articolazioni delle anche, delle ginocchia o dei piedi.
Lunghezza degli arti inferiori: ossa corrispondenti del lato destro e sinistro del corpo hanno lunghezze differenti.

Patologie generali
Alcune patologie danneggiano i nervi del piede, rendendola insensibile a ferite da taglio o al dolore acuto. Altre possono limitare la capacità di guarigione del corpo. In queste condizioni anche una piccola ferita sul piede potrebbe degenerare in un’infezione, che mette in pericolo lo stato di salute.
Diabete: può essere causa di una perdita di sensibilità nel piede e rallentare il processo di guarigione.
Patologia vascolare: può ridurre l’afflusso di sangue ai piedi e rallentare il processo di guarigione.
Artrite: può essere causa di infiammazione o persino di distruzione delle articolazioni del piede.

Movimenti scorretti affaticano il piede
Quando il piede si appiattisce troppo, alcune ossa e tessuti molli sono sforzati a sostenere un peso corporeo eccessivo. Se i muscoli tirano con troppa forza in queste zone, diventa estremamente difficile per i legamenti mantenere ossa e articolazioni nella loro sede fisiologica. Col tempo si possono instaurare delle vere e proprie patologie a carico dei tessuti molli e delle articolazioni.

Le ortesi controllano il movimento ed eliminano gli sforzi
Limitando l’oscillazione del tallone, le ortesi controllano il grado di appiattimento del suo piede. Lo sforzo del carico è meglio distribuito su tutto il piede, senza concentrarsi su tessuto molle e articolazioni. I cambiamenti della struttura ossea o del tessuto molle non possono certo scomparire, però le ortesi  possono aiutare a ridurre o eliminare il dolore . Anche a carico delle anche o delle ginocchia può migliorare la sintomatologia dolorosa.

  1. Valutazione del medico specialista
    Al fine di decidere il trattamento migliore, il suo medico specialista cercherà le cause dei sintomi. L’anamnesi e un esame del piede lo aiuteranno a formulare la diagnosi. Il suo medico specialista potrebbe anche valutare l’escursione articolare degli arti inferiori.Se necessario le prescriverà esami diagnostici o test di laboratorio a conferma della diagnosi.

    Anamnesi
    I dolori podiatrici interferiscono con il suo lavoro o le impediscono di praticare il suo sport preferito? Per sapere se le ortesi possono essere adatte al suo caso, il medico specialista le farà delle domande sui suoi sintomi e sul modo in cui limitano le sue attività. Le sarà anche chiesto se soffre di patologie che influiscono su tutto l’organismo.

    Immagini diagnostiche e test di laboratorio
    Il medico specialista le potrà prescrivere di fare delle radiografie per valutare lo stato del tessuto osseo. Talvolta sono prescritti anche speciali immagini diagnostiche come l’ultrasuono, per documentare danni a carico dei tessuti  molli. Test di laboratorio di routine come l’esame del sangue possono aiutare a valutare le condizioni generali di salute.

    Esame podiatrico
    Durante la visita il medico specialista cerca di individuare le cause dei suoi sintomi, come per es. il malposizionamento di un segmento osseo o l’edema nel tessuto molle. Vengono esaminati anche i cambiamenti di aspetto della cute o le sedi in cui il dolore si manifesta. Per valutare la circolazione sanguigna potrà essere sentito il polso, valutati il colorito della cute e la temperatura del piede. Non da ultimo misurata la lunghezza degli arti, valutati i riflessi e la sensibilità dei piedi.

Esame articolare
Ai fini diagnostici il medico specialista potrà valutare  l’ampiezza di movimento delle sue articolazioni.
In rapporto alla sede dei suoi sintomi l’esame dell’escursione articolare può riguardare le articolazioni di tutto l’arto inferiore, dall’anca fino al piede. Potrà anche essere valutato il modo in cui la metà inferiore del suo corpo si muove quando lei cammina o corre.

Piano di trattamento
Dopo aver fatto la diagnosi, il suo podiatra potrà raccomandarle le ortesi quale trattamento d’elezione del suo problema. Prima di prescriverle il tipo di ortesi adatto il podiatra potrà farle un bendaggio particolare chiamato taping. Si tratta di “un’ ortesi temporanea”  che può ridurre i sintomi dolorosi sostenendo l’arco plantare o riallineando altre strutture del piede. Il taping ha la funzione di aiutare il suo podiatra a determinare se l’ortesi è sufficiente da sola a trattare i suoi sintomi o se occorre aggiungere una prescizione di fisioterapia o d’intervento chirurgico.

6. Un’ortesi per ogni necessità
Le ortesi sono fatte di una grande varietà di materiali, dalla rigida plastica alla soffice gommapiuma. Ognuno di questi materiali può essere adattato all’impronta del suo piede. Le ortesi rigide offrono il massimo controllo sul movimento, mentre quelle morbide sono più idonee ad ammortizzare e proteggere. Nel prescriverle le ortesi il suo podiatra troverà la migliore combinazione tra i suoi bisogni e le qualità dei materiali.

Ausili su misura
A differenza delle solette comprate in un negozio, le ortesi prodotte sulla base di una prescizione sono fatte per venire incontro alle specifiche necessità dei suoi piedi. Chieda al suo podiatra di costruire delle ortesi che si adattino alle scarpe che lei porta più frequentemente. Ci sono ortesi per le calzature di tutti i giorni, per le scarpe sportive e persino per gli scarponi da sci. 

Ortesi rigide
Sono fatte di materiale robusto come acciaio, grafite o uno speciale tipo di plastica. Offrono il massimo controllo del movimento podalico. Nei bambini in fase di crescita le ortesi rigide possono migliorare lo sviluppo delle ossa del piede.

Ortesi semi-rigide
Controllano il movimento podalico ed aumentano la capacità di ammortizzare gli urti.  Sono spesso prodotte in plastica flessibile e possono aiutare a ridurre la tensione a carico del tessuto molle durante lo svolgimento di attività faticose.

Ortesi morbide
Proteggono i suoi piedi dai contraccolpi provenienti dal suolo, ma offrono solo un limitato controllo del movimento podalico. Prodotte in plastica porosa o gommapiuma, le ortesi morbide sono leggere ma più voluminose del tipo rigido.

Ortesi adattate
Proteggono i suoi piedi dalle sollecitazioni del carico. In sughero, gommapiuma o pelle queste ortesi sono provviste di avvalli o incisioni volti a diminuire la pressione nelle zone sensibili del suo piede.

  1. Fabbricazione dell’ortesi su misura
    Per venire incontro alle necessità dei suoi piedi, le ortesi su misura saranno fabbricate sulla base dell’impronta in gesso dei suoi piedi. Al momento di misurarle, dovrà verificare che calzino correttamente. Al momento della consegna il medico specialista Le spiegherà le modalità d’uso ed i tempi di adattamento. Sarà altrettanto utile valutare con quali scarpe indossare le ortesi.

    Le ortesi sono pronte
    Quando le sue ortesi arrivano dal laboratorio il medico specialista verificherà che vadano bene e correggano il suo problema cinetico. Le sarà chiesto di camminare con le ortesi inserite nelle sue scarpe per controllare se ci siano degli angoli pungenti o delle zone ruvide. Piccole correzioni potranno essere fatte dal tecnico, mentre per cambiamenti più consistenti sarà necessario rimandare le ortesi in laboratorio.

    Modalità d’uso delle ortesi
    Abituarsi a portare le ortesi richiede del tempo. All’inizio possono venir percepite come qualcosa di strano o persino sconfortevole. Ma se Lei le metterà seguendo le istruzioni del suo medico specialista, farà presto l’abitudine a portarle. È probabile che dopo 2-3 settimane riesca a portarle a tempo pieno.

    Scarpe adatte alle sue ortesi
    Le ortesi sono si solito più efficaci in scarpe chiuse e basse. Con scarpe dello stesso tipo potrà spostare le ortesi da una calzatura all’altra. Se vuole invece indossare diversi tipi di scarpe o praticare uno sport particolarmente impegnativo per i suoi piedi, avrà bisogno di più di un paio di ortesi. Quando vuole comprare un paio di scarpe, si ricordi di portare le ortesi con sé. Avrà così la sicurezza che vadano bene e non scivolino nelle scarpe che ha deciso di comprare. 

8. Ortesi e vita quotidiana
Il successo del trattamento con le ortesi dipende principalmente da Lei e dalle sue aspettative. Se Lei ha cura delle sue ortesi, esse durano per anni. Tuttavia con l’invecchiamento o un maggior impegno motorio, le necessità dei suoi piedi potrebbero cambiare. Le visite di controllo dal medico specialista potranno essere d’aiuto per scoprire l’instaurarsi di nuove patologie prima della comparsa dei sintomi.

Speranze realistiche
Le patologie del piede richiedono tempo prima di instaurarsi, pertanto non pensi che i sintomi passino in una notte. Ma se lei porta le ortesi coma da prescrizione, i suoi sintomi col tempo si attenueranno. Quindi si ricordi che le ortesi possono aiutarla a muoversi in modo più confortevole, ma non potranno modificare la struttura del piede di un adulto.

Manutenzione delle ortesi
Le sue ortesi devono essere tenute in buone condizioni per poter essere effettivamente utili. Mettendo a posto un angolo rialzato o logoro, può allungare la vita alle sue ortesi. Rialzi o protezioni andati perduti devono essere sostituiti per evitare nuovi problemi podiatrici dovuti all’ipermobilità. Se le sue ortesi s’incrinano, cominciano a perdere forma, o vanno fuori asse nelle scarpe, bisogna sostituirle.

Visite mediche di controllo

Se porta le ortesi a tempo pieno, regolari visite di controllo dal medico specialista possono aiutarla a conservare la salute dei suoi piedi. Come per le lenti a contatto, anche la sua prescrizione di ortesi può cambiare nel tempo, ed il medico può consigliarle un nuovo paio. I bambini, gli atleti e le persone con patologie generali che  interessano anche le estremità inferiori necessitano di cure particolari. Il medico specialista le dirà a quali scadenze fare le visite di controllo per venire incontro alle sue personali esigenze.

 

9. Muoversi con le ortesi
Non sentirà più dolori ai piedi ad ogni passo. Controllando il movimento del piede, le ortesi Le renderanno la vita più semplice e Le faranno di nuovo godere attività quali praticare uno sport o fare una passeggiata. Si aiuti a mantenere questo stato privo di sintomi portando le ortesi tutti i giorni e facendo dei controlli periodici dal suo medico specialista.